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A dieci anni dal nostro primo viaggio, abbiamo deciso di tornare in questa splendida isola dell’Oceano Indiano, per visitarla meglio e in maniera più indipendente, dato che la volta precedente avevamo fatto una vacanza pittosto stanziale, senza nè girare né vedere un granché.
Informazioni generali Viaggio a Mauritius
Mentre nel 2006 eravamo alloggiati in una delle località più note della costa ovest dell’isola, Mon Choisy, per il nostro ritorno, abbiamo deciso per la costa est, quindi ho potuto vedere le differenze durante lo stesso periodo dell'anno. La risposta a dove è meglio alloggiare è abbastanza semplice: costa est va bene soprattutto durante la loro estate, che corrisponde al nostro inverno, perché più ventilata e la temperatura del mare è un po’ più fresca, ma veramente di poco eh. Costa ovest, invece, è più riparata dal vento e più calda, quindi va bene sempre, soprattutto se andate a Mauritius nei mesi meno caldi.
Trovandosi nell’emisfero australe, le stagioni sono invertite rispetto all’Italia, quindi il periodo più caldo è durante il nostro inverno. I mesi da gennaio a marzo sono a rischio cicloni tropicali e piogge, e molto caldi e afosi. I mesi migliori probabilmente vanno da ottobre a dicembre, questo è per loro la primavera-inizio estate, è il periodo in cui tutti i flamboyant e la natura sono in fiore, è uno spettacolo da non perdere, ve l’assicuro!
Durante la nostra estate, da giugno a settembre le temperature calano, soprattutto c’è una maggiore escursione termica dal giorno alla notte, la vita da spiaggia è possibile ma non l’ideale, ed è preferibile soggiornare sulla più riparata costa ovest come ho detto prima.
Noi abbiamo trovato tempo eccellente la prima settimana, sempre il sole; più variabile un poco piovosa la seconda.
Come muoversi in maniera indipendente per visitare Mauritius.
Sono essenzialmente 3 i modi:
La lingua parlata ufficiale è l’inglese, ma tutti parlano correntemente anche il francese, oltre al creolo, in pratica sono tutti bilingui.
La moneta è la rupia mauriziana, ma in generale vengono accettati anche dollari ed euro, ci sono bancomat e sportelli di cambio sia all'aeroporto che nei maggiori centri abitati e vicino ai resort più importanti.
Il passaporto è indispensabile come documento d’ingresso, il visto turistico invece per i cittadini italiani non è richiesto al momento in cui viene scritto questo diario (agosto 2017), controllate sul sito della Farnesina viaggiaresicuri prima di partire. Il fuso orario è abbastanza favorevole, soltanto 3 ore in più di differenza rispetto all'Italia, 2 quando è in vigore l'ora legale.
Partiamo da Bologna il 24 novembre, con la compagnia Emirates e coincidenza a Dubai. I due voli (Bologna-Dubai e Dubai-Mauritius) hanno entrambi una durata di circa 6 ore, entrambi sono voli diurni con scalo lungo di una decina di ore, cosa che ci ha consentito di andare a dormire in un hotel appena fuori dall'aeroporto, dopo aver passato i lentissimi controlli immigrazione.
L'intento era che il viaggio fosse meno pesante, ma alla fine.. siamo arrivati stanchi morti lo stesso! sarà l’età che avanza ma sopporto sempre meno le lunghe tratta aeree in classe economy.
leggi anche -->> dove dormire a Dubai in transito>>
Finalmente la sera del 25 novembre atterriamo al Sir Seewoosagur, l’aeroporto internazionale di Mauritius, nel sud est dell’isola. Se avessimo prenotato un alloggio a Pointe D’Esny - località in cui avevo fatto delle ricerche per il soggiorno - saremmo già arrivati.. dista infatti solo 15 minuti dall’aeroporto. Invece, dato che siamo diretti a Palmar, Belle Mare, ci tocca un’altra ora di taxi, e arriviamo che ormai sono le 7 di sera ed è buio pesto.
La proprietaria della casa che abbiamo affittato per la cifra eccezionale di 1200 euro per due settimane (il costo varia in base al numero delle persone, noi eravamo solo in 2), e che vive a fianco, ci accoglie e ci mostra tutto, ci sono ben 4 camere da letto disponibili e di queste ci ha fatto preparare la migliore, quella che dà direttamente sul patio e sul mare, ed ha anche l’aria condizionata (su 4 camere doppie, solo una non ce l’aveva).
Ceniamo velocemente e poi a letto con il suono delle onde in sottofondo che siamo stanchi morti.
La mattina seguente, una delle più belle sorprese di tutti i miei viaggi.. apro la finestra e mi si para davanti una spettacolo ineguagliabile: una splendida giornata di sole con il cielo azzurro dell’oceano indiano.. e il mare è lì, veramente a pochi metri!! non ci potevo credere, tutta la stanchezza e l'ansia del viaggio erano completamente svaniti, eravamo in estasi, è stata una delle migliori location che abbiamo mai avuto.
Magari direte voi.. che importa dove dormi, tanto si gira tutto il giorno.. e invece no, a me importa eccome, soprattutto durante un viaggio in cui fai base restando a dormire sempre nello stesso posto, e poi vuoi mettere avere la spiaggia proprio lì e svegliarsi con quella vista ogni giorno, e mangiare su quella veranda con la brezza del mare? E' una cosa che per me non ha prezzo!
La casa - prenotata sul sito Holidaylettings ma l'annuncio ora è stato rimosso e lo potete trovare invece su Airbnb - era molto semplice ma spaziosa e ordinata, con 4 camere da letto, due bagni, una grande cucina e la veranda fronte mare, la consiglio a tutti. Nel prezzo dell’affitto sono comprese anche le pulizie quotidiane dell'alloggio, come è uso un po’ dappertutto a Mauritius anche nelle case private. Mettetevi però bene d’accordo con la signora sull’orario, perché rischiate di trovarvela in casa la mattina presto che pulisce mentre voi magari dormite ancora oppure uscite dalla camera da letto in mutande.. siete avvertiti! hahah :-)
Come nostra consuetudine, s'inizia a scoprire un posto nuovo girellando nelle immediate vicinanze. Belle Mare per me era una bella spiaggia che avevo intravisto quando eravamo andati all’isola dei Cervi, dieci anni prima, un posto che mi era sembrato turistico e affollato e che non mi ispirava, con una bella sfilza di hotel. Beh insomma, mi sono dovuta ricredere. E' vero che ci sono gli alberghi ed è molto frequentata, ma lasciatemelo dire: è una spiaggia stupenda, spaziosa, c’è posto per tutti. Gli hotel - tra l’altro molto belli - sulla spiaggia sono molto discreti e non danno fastidio, no musica o rumore, si nascondono bene nel paesaggio. Noi abbiamo spesso frequentato la spiaggia pubblica, in mezzo alla gente del posto che faceva picnic, in cui c’erano anche alcuni posticini buoni in cui pranzare.
All’estremità nord della spiaggia si trova un tempio indù.
Belle Mare ci ha regalato lunghe passeggiate, e tanti momenti veramente unici ed irripetibili, non me l’aspettavo proprio.. non è che anche stavolta abbiamo fatto vacanza stanziale eh :-) però ce la siamo veramente goduta tanto quella lunghissima spiaggia.
Nel vicino paese di Flacq (20 minuti di auto), c’è un grande centro commerciale moderno per fare la spesa. Nella località stessa di Belle Mare, nel centro abitato, si trovano negozi un po’ più piccoli, rosticcerie e take-away, questi ultimi ve li consiglio, il supermercato invece no, era molto più caro di quello di Flacq. Un paio di volte alla settimana a Flacq c’è anche un bel mercato locale poco turistico, vi consiglio di andarci.
Trou d’Eau Douce, a pochi chilometri a sud, è conosciuta principalmente perchè ci sono gli imbarchi per l’Isola dei Cervi, questa volta noi non ci siamo andati, ma c’eravamo stati nel 2006, è un posto molto bello ma non più bello di tanti altri sull’isola!
Escursioni a Mauritius: le più belle che abbiamo fatto.
Distante circa un’ora di auto da Belle Mare, Blue Bay è una località molto frequentata con una bella spiaggia non molto grande, in cui si viene essenzialmente per fare snorkeling. Di coralli e di pesci io personalmente però ne ho visti pochi, ho provato a tuffarmi ma ho trovato molta corrente e dopo un po’ ho preferito desistere. Sulla spiaggia vi proporranno anche escursioni in barca perciò magari vale la pena di provare ad uscire per andare più al largo. Si mangia in spiaggia dove sono presenti varie bancarelle di ambulanti a buon mercato, ed anche i servizi igienici pubblici. Mare caldo, cristallino e trasparente, ombra assicurata dalle piante. Giornata piacevole ma un po' troppi venditori ambulanti invadenti e mi aspettavo che lo snorkeling fosse più facile, o forse non sapevo bene io devo erano i punti migliori.
Spiagge di questo itinerario
A parte quella di Blue Bay, nelle vicinanze c’è anche la bella e più esclusiva Pointe d’Esny, non è una spiaggia privata però non è nemmeno di facile accesso perchè si tratta di una zona tutta occupata da ville e case private. Il punto migliore per accedere è nei pressi del club nautico, dove attraccano le imbarcazioni inizia il sentiero che porta alla spiaggia e c’è anche un parcheggio in cui lasciare l’auto.
Punti di interesse e curiosità.
lungo la strada costiera che porta verso nord, fermatevi all’altezza di Vieux Port al monumento dedicato al primo sbarco degli olandesi.. la storia di Mauritius infatti ci narra che furono questi i primi europei a colonizzare l’isola (se non contiamo un rapido “passaggio” dei portoghesi qualche decennio prima, che però se ne andarono molto in fretta), precisamente il 20 settembre 1598. Cosa trovarono? di certo non l'isola paradiso elle vacanze che possiamo visitare noi oggi, ma un luogo molto inospitale, totalmente privo di risorse e abitato soltanto da diverse specie animali, tra cui il dodo, il mitico uccello incapace di volare di cui i colonizzatori si cibarono finchè poterono, fino alla sua totale estinzione. Lasciarono definitivamente Mauritius nel 1659.
Con questo itinerario siamo andati alla scoperta del nord ovest dell’isola che già conoscevamo in parte, fermandoci per prima cosa al mattino ai giardini botanici, che abbiamo percorso con visita guidata in lingua inglese della durata di circa un’ora, vale la pena perchè si capisce qualcosa in più di quello che si sta vedendo. Sarà stato anche il caldo atroce e la poca flora interessante da vedere, a parte le diverse specie di palme (le famose ninfee del laghetto fioriscono solo a gennaio) ma sono rimasta un po' delusa, ho visto ben altri giardini botanici in zone tropicali con un’infinità di fiori colorati, animali e disposti con cura, molto più belli di questo.
Per il pranzo ci siamo spostati sulla spiaggia di Mon Choisy, meravigliosa come la ricordavo.. hanno costruito un nuovo piccolo residence in ottima posizione vicino all'altare indù, anche questo sistemato con maggiore cura. Il mare è caldo e la spiaggia di sabbia bianca e fine, i bagni qua possono durare ore!!
Da un venditore ambulante molto gentile abbiamo acquistato due panini con il pollo grigliato lì sul momento e le verdure, e delle bibite, ecco pronto il nostro picnic in spiaggia!
Nel pomeriggio, per il ritorno verso la costa est, invece che passare dall’interno dell’isola abbiamo deciso di fare la strada costiera, fermandoci alla chiesetta dal tetto rosso di Cap Malheurex, da cui c’è una bellissima vista panoramica sul Coin de Mire, l’isolotto dalla forma appuntita che si trova al largo. Sul piazzale della chiesa un gruppo di ragazzi e ragazze stavano provando i canti di Natale ed una scritta all’interno ci ricordava che “Le monde est un cadeau” .. il mondo è un regalo, un dono.. è proprio vero. Una bellissima giornata!
Spiagge di questo itinerario: a parte Mon Choisy e l’ancor più nota Trou aux Biches, nelle vicinanze di Cap Malheurex ci sono 3 spiagge più piccole che meritano una visita: Pereybere, Bain Bouef e Anse la Raye.
Il secondo itinerario di un giorno intero ci ha portato nuovamente verso la costa ovest, e abbiamo fatto ancora un altro salto nella storia di Mauritius visitando la Maison Eureka, bella casa coloniale costruita nel 1830, in cui abitarono aristocratici dell'epoca in cui questa isola era ancora sotto il dominio britannico.
Sono visitabili tutti gli interni, le stanze da letto e da pranzo, la casa è molto ben mantenuta con gli arredi e le suppellettili dell'epoca. In una vetrina si possono vedere dei libri molto antichi, le date sono del 1800, ed una foto più unica che rara di Port Louis a quell'epoca. In una stanza c'è anche una statuetta del dodo, ecco se volete vedere come probabilmente era questo uccello, lo potete incontrare in una di queste stanze!
C'è poi all'interno della casa anche un ristorante molto bello, ma il giorno in cui eravamo lì noi era tutto prenotato per un ricevimento. Dal giardino della casa inoltre con una breve passeggiata di pochi minuti si può raggiungere una piccola cascata in mezzo alla natura. è abbastanza facile nonostante qualche roccia sdrucciolevole se piobve, anche se magari siete in ciabatte. Fermatevi poi un attimo nel parco all'esterno ad ammirare il tutto: questa casa, con il panorama della montagna dietro, si trova proprio in una location di tutto rispetto.
Dopo la visita a Maison Eureka, ci siamo spostati nella poco distante capitale Port Louis, lo snodo stradale più trafficato dell’isola; è da qui in direzione del centro dell’isola e dell’aeroporto, che passa l’unica strada a scorrimento veloce dell’isola. Interessante da visitare è il quartiere cinese, con il suo famoso mercato (molto turistico) ed il moderno waterfront, dove si trovano centri commerciali, banche e ristoranti. Qui abbiamo pranzato in un locale sul lungomare, per poi fare una passeggiata tra i vari negozi e qualche acquisto.
Mauritius è una piccola nazione che dai tempi del colonialismo e della povertá ha fatto dei bei passi avanti, e dal 1968 è uno Stato indipendente. Grande merito é da attribuire al suo politico sir Seewoosagur Ramgoolan, e al quale é intitolato anche l'aeroporto internazionale. Il monumento alla sua personalità si trova nella piazza del Waterfront, rappresentato nel gesto di tenere in mano un libro simboleggia la sua lotta contro la miseria e l’ignoranza.
Figlio di immigrati indiani, Ramgoolam è considerato il "Padre della Nazione", fu il primo Primo Ministro nella storia della Repubblica indipendente, ed ebbe la lungimiranza di traghettare questo piccolo paese dalla povertá e dalle malattie ai tempi odierni, istituendo tra l'altro la sanitá e l'istruzione pubblica e gratuita.
Ganga Talao, il lago sacro di Grand Bassin, le 7 Terre colorate di Chamarel e le Morne Brabant, il sito naturale patrimonio Unesco: l’ultimo ed il più bello degli itinerari che abbiamo fatto. Lo consiglio veramente a tutti, anche se un po' faticoso per via delle lunghe percorrenze, soprattutto per chi viene da nord e dall'est dell'isola.
Il complesso di Ganga Talao é un insieme di templi dedicati al culto di Shiva, costruiti sulle rive di un piccolo lago il quale secondo la leggenda si formò da una goccia caduta dal fiume sacro Gange. All'entrata del complesso sacro troverete una enorme statua di Shiva, alta 30 metri, e a fianco ne stanno costruendo una seconda. Qui c'è un'enorme parcheggio, segno della quantità di persone che possono confluire qui quando ci sono dei pellegrinaggi e feste importanti. Proseguendo in auto per qualche minuto si giunge al lago ed al complesso dei templi. Luogo molto interessante anche per chi come me é completamente ignorante riguardo alla religione indù, infonde un senso di calma e di quiete. É possibile assistere liberamente ai riti entrando nei templi a piedi scalzi.
L’induismo é la principale ma non l'unica religione praticata a Mauritius, tre diverse religioni infatti qui convivono pacificamente. Se girate con la vostra auto o accompagnati da un tassista, vedrete ovunque chiese cristiane, templi indù e moschee, a volte costruite anche una a fianco dell’altra.
Uno di questi templi indù per esempio si trova proprio a Palmar, sulla litoranea, lo potete vedere facendo una breve passeggiata in direzione di Trou d’Eau Douce, un altro molto importante si trova nei pressi di Grande Baie.
Lasciando il Lago Sacro per raggiungere Chamarel (circa 30 minuti di auto)l, s'incontra circa a metà strada un meraviglioso punto di vista sulle gole del Black River Gorges National Park, vi consiglio di fermarvi per ammirare il panorama.
Tappa seguente, le 7 Terre colorate di Chamarel. Pensavo fosse un po' una boiata da turisti, e invece mi é piaciuto. Se non altro per la cura con cui é allestito il sito, dalla sua bellezza sembra un giardino dell'eden.. con un unico biglietto si visitano anche le cascate e si può entrare e girare con la propria auto. Itinerario facilissimo ed adatto a tutti.
Per il pranzo noi ci siamo fermati in uno dei tanti ristoranti che si trovano sulla strada che porta all'entrata del parco, c'è solo l'imbarazzo della scelta, è una delle zone più visitate dell'isola. All'interno del parco, invece, troverete solo una caffetteria con annessi servizi igienici e negozio di souvenir.
Per l'ultima tappa della giornata avevamo in mente di farci anche un bagno, purtroppo le nuvole che hanno accompagnato tutta la mattinata si trasformano in pioggia. Siamo a le Morne Brabant, la penisola all'estremo sud di Mauritius la cui montagna si specchia in una grande laguna. Il sito é Patrimonio Unesco ed oltre alla montagna e alla spiaggia ci ricorda anche un importante avvenimento storico.
Nel 1835 si erano rifugiati qui sulla montagna un gruppo di schiavi, i quali il 1 febbraio all'arrivo della polizia - pensando fossero venuti per catturarli - si suicidarono in massa, lanciandosi nel vuoto della montagna, mentre in realtà i poliziotti venivano per comunicar loro che la schiavitù era appena stata abolita ed erano uomini liberi.
Il Slave Route Memorial è composto di diverse sculture di artisti contemporanei e si trova proprio di fronte alla spiaggia pubblica, un'altra drammatica testimonianza della tristezza del periodo storico della colonizzazione. Perchè dobbiamo sempre ricordarci della storia che hanno isole come Mauritius, le quali sono passate quasi tutte (come per esempio anche gran parte delle isole dei Caraibi) attraverso secoli di sfruttamento e riduzione in schiavitù della vita di innocenti.
In generale, le spiagge a Mauritius non sono molto profonde, sono strette e ombreggiate dalla casuarina, a volte dalle palme. Il mare è cristallino con quella colorazione azzurra un po’ lattiginosa tipica dell’oceano indiano, è una caratteristica che a me piace molto. Le spiagge sono tutte pubbliche sull’isola, quindi nessuno vi potrà impedire di transitare in quelle degli hotel, ovviamente non vi potete fermare ad usufruire di lettini ed ombrelloni ma magari del bar o del ristorante sì, dipende.
Lunghissima spiaggia di sabbia bianca, mare cristallino e fondale digradante, bella vegetazione e pineta soprattutto nel tratto di spiaggia libera, qualche ristorantino a bordo spiag
Spiaggie di Mon Choisy e Trou aux Biches:
ci si lascia il cuore in questa spiaggia! però è difficile dire se mi sia piaciuta più o meno di Belle Mare, Mon Choisy è più piccola ed è molto ombreggiata. A Trou aux Biches si possono noleggiare lettini.
Spiaggia di Pereybere:
piccola spiaggetta di solito molto affollata per la vicinanza del centro abiatao, di un paio di ristoranti e di un residence, mare molto bello.
Spiaggia di Bain Boeuf:
una caletta con poca spiaggia, qui una volta si venivano ad abbeverare i buoi, così si dice.. qui di sicuro non trovate la ressa, qualche famiglia del posto o lavoratore locale che si riposa ..
Spiaggia di Blue Bay:
bella spiaggia molto animata, si vine qui per fare snorkeling o escursioni in barca.
Laguna di Le Morne:
spiaggia molto bella sotto all’omonimo promontorio, ho fatto il bagno sotto la pioggia e nonostante la poca visibilità il fondale mi è sembrato spettacolare.
Bras d’Eau beach:
poco a nord di Belle Mare, poco prima di Poste Lafayette, si trova questa spiaggia che è stata proprio una bella scoperta, l’abbiamo incontrata mentre cercavamo un altro posto.. è una baia con acque poco profonde e trasparenti ed un isolotto che si può raggiungere anche a piedi, stupefacente.. frequentata dalla gente del posto. Per mangiare, fermatevi nel take away gestito da cinesi poco prima della spiaggia, accogliente.
Isola dei Cervi:
spiaggia molto bella, meno frequentato il lato opposto a quello dove arrivano le imbarcazioni, secondo me è bella ma non più di tanti altri posti, in più il costo passaggio in barca è piuttosto salato.
Mauritius è per me uno di quei pochi luoghi - fra quelli che ho visitato - che si possono ancora definire “paradisi”, anche se questo è comunque pur sempre un luogo comune, perchè nessun posto è perfetto, diciamo però che questo piccolo microcosmo di isola ci va molto ma molto vicino..
La tranquillità, l’accoglienza della sua gente, la tolleranza, la bellezza dei luoghi, il buon livello di servizi ed il fatto che sia una piccola nazione pacifica in cui vengono rispettati il più possibile i diritti di tutti, con dei governanti e politici relativamente illuminati, beh.. me la fanno piacere ancora di più.
Il secondo viaggio a Mauritius non mi ha deluso, anzi, ha rafforzato in me la convinzione che tornerò ancora, questo è poco ma sicuro!
Per completezza d'informazioni, leggi anche il diario di viaggio del 2006 >>
Leggi l'articolo sul blog sui costi e informazioni pratiche Mauritius >>
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Le guide di viaggio su Mauritius
Lonely Planet: Mauritius, Reunion e Seychelles - edizione 2017
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