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Questo viaggio di 2 settimane è stata la pausa che ci siamo presi io e Filippo - entrambi piuttosto distrutti - dopo il mio infortunio di aprile 2014, in cui io mi ero rotta una piede alle Bahamas. Dopo che a fine giugno mi era stato finalmente tolto il gesso, e con il via libera del dottore - che mi aveva prescritto "tanto sole e nuoto" - non ce lo siamo fatti ripetere certo due volte, abbiamo mollato tutto e siamo partiti per la Costa Azzurra. Per noi che abitiamo in Emilia, rappresentava una destinazione abbastanza vicina, ma allo stesso tempo quel tanto lontana da casa, da facilitare il distacco emotivo dai difficili mesi trascorsi, oltre che una gran bella destinazione in cui passare qualche giorno di vacanza, ovviamente!
Dopo i quasi 3 mesi passati tra ospedale e casa, infatti, con un piede ingessato, senza poter camminare e poter fare poco o nulla in modo autonomo, era di fondamentale importanza per me che io riacquistassi fiducia in mè stessa e nelle mie forze, insieme al re-imparare a usare i piedi per quello che sono stati fatti, cioè sorreggere il peso del nostro corpo e portarci in giro per il mondo.
Il viaggio è cambiamento, uscire dalla propria routine quotidiana, e mettere alla prova le proprie forze, ed io ne avevo un gran bisogno: avevo bisogno di GUARIRE nella testa, oltre che nel fisico, e questo semplice viaggio, non troppo lontano da casa e senza tanti sbattimenti di aerei o traghetti, mi ha aiutato molto a farlo.
Mappa dei luoghi visitati durante il nostro viaggio in Costa Azzurra e Provenza.
Eravamo già stati in Costa Azzurra ed in Provenza altre due volte, in inverno e primavera, mai in piena estate. Partiamo quindi sabato 19 luglio dopo aver caricato la macchina all'inverosimile (per una volta, niente bisogno di pesare le valigie!), sapendo che ci aspettavano almeno 6 ore di auto in una giornata ad alta densità di traffico. Anche questa volta il solito micio non è voluto venire con noi :-) e così l'abbiamo salutato sulla soglia di casa, ben sapendo che ci sarebbero state mani amorevoli che si sarebbero prese cure di lui in nostra assenza.
Per il nostro soggiorno abbiamo scelto un'unica località, Les Issambres, una frazione tranquilla della più animata e vivace Sainte Maxime, nel Golfo di Saint Tropez. La casa affittata l'abbiamo trovata su HomeAway - Vrbo, da anni praticamente il nostro principale "fornitore" di case vacanza una più bella dell'altra, e anche questa si è rivelata non da meno.
La villetta era molto spaziosa ed accogliente, situata all'interno di un residence di villette a circa 150 metri dalla spiaggia, nè troppo lussuosa nè troppo spartana, confortevole e con molta privacy e zero barriere architettoniche, gradini, scalini etc.. proprio quello di cui avevamo bisogno. Di spazio ce n'era in abbondanza, due camere e un giardinetto privato, in comune anche la piscina. La zona di Les Issambres è tranquilla, ben servita ma al di fuori dei centri turistici più animati delle vicine Sainte Maxime e Saint Tropez.
La nostra vacanza si è basata quindi su tanto riposo, ma anche qualche escursione in giornata verso il bellissimo entroterra, e qualche puntata verso spiagge e litorali più distanti; la spiaggia del paese di Les Issambres non era veramente niente di che, soltanto una striminzita strisciolina di sabbia a ridosso della strada litoranea, sempre affollatissima, con un mare però sempre bello, pulito e, soprattutto, molto facilmente balneabile.CONTRO: luglio ed agosto sono i mesi più trafficati per via del turismo, così come c'è moltissimo traffico anche durante i weekend, sarebbe molto meglio andare in Costa Azzurra in altri periodi, anche per fare vita di mare. Settembre, per esempio, a detta della gente del posto dovrebbe essere un mese perfetto. Nell'area del golfo di Saint Tropez, in cui non esistono strade di veloce percorrenza che circumnavighino i centri abitati, in auto si possono impiegare anche 3 o 4 ore (non sto scherzando) per percorrere i 23 Km che separano Les Issambres da Saint Tropez.
PRO: destinazione in cui abbinare la vita da spiaggia alla visita di un bellissimo ed affascinante entroterra, godibile in tutti i periodi dell'anno a causa del clima favorevole, ma che richiama un numero maggiore di turisti in estate, in modo particolare durante il periodo della fioritura della lavanda (giugno-luglio).
Il mare è bello, pulito e molto facilmente balneabile, dove ci sono le spiagge di sabbia; per raggiungere invece le piccole calette, a volte occorre camminare lungo sentieri oppure è necessario avere un'imbarcazione.
Le spiagge sono libere ovunque. Ci sono anche gli stabilimenti balneari, ovvio, ma occupano veramente uno spazio ridotto paragonato a quello destinato alla spiaggia libera. Mi viene spontaneo fare un confronto con talune situazioni analoghe qua in Italia, in cui invece non puoi nemmeno avvicinarti al bagnasciuga per farti un bagno se ti trovi sull'area di uno stabilimento balneare (come per esempio in Liguria). Le spiagge della Costa Azzurra sono anche ben attrezzate con bagnino, servizi igienici e docce GRATIS per tutti, e di solito sono pure ben tenuti.
Ci sono due maniere per aggirare questo problema, se volete spostarvi con maggiore agilità all'interno dell'area del golfo di Saint Tropez.
La prima è utilizzare il servizio di traghetti, con partenze all'incirca ogni mezz'ora, che vi permettono di lasciare la macchina al posteggio e non impazzire nel traffico. Sono le linee di Les Bateaux Verts, con partenze da Les Issambres, Sainte Maxime, Port Grimaud, Cogolin e Saint Tropez. Organizzano inoltre anche escursioni di un'intera gironata alle vicine isole di Porquerolles e Port Cros.
La seconda è ancora più semplice e salutare, vale a dire usare la bicicletta. Qui le piste ciclabili sono meravigliose, niente a che vedere con le minuscole striscioline di cemento delle nostre città: panoramiche e molto ampie, più della stessa sede stradale adibita al traffico normale. Inoltre, ci sono diversi noleggiatori di bici anche in loco, se pensate di voler usare questo mezzo ma non riuscite a portare la bici con voi da casa.
Les Issambres è una frazione di Sainte-Maxime, molto tranquilla e senza particolari attrattive, ha una lunga e molto stretta spiaggia di sabbia ed un porticciolo turistico, da cui partono anche i traghetti per Saint-Tropez. Costituisce un'ottima base di partenza per scoprire i dintorni, spiagge e paesini più animati sulla costa e enll'entroterra. Ecco cosa abbiamo visto noi:
Andando in direzione di Saint -Tropez:
SAINTE MAXIME - Cittadina molto carina e trafficata, ma non solo d'estate per via dei turisti. La giornata meno incasinata per visitarla infatti è la domenica, a riprova che il problema del traffico dipende anche e soprattutto dai giorni lavorativi. Ci sono diversi parcheggi sul lungomare, tutti a pagamento, una bel porticciolo turistico e una spiaggia (non un gran che). Siamo arrivati prima di pranzo, abbiamo fatto un giretto nel centro per fare qualche acquisto, inutile dire che è stato veramente piacevole, perchè qui in Costa Azzurra è tutto molto ben tenuto ed organizzato.
PORT GRIMAUD: Una piccola Venezia, attraversata da canali d'acqua, con un bel porto turistico ed una spiaggia. Ufficio del Turismo e parcheggio obbligatorio all'ingresso del paese, un vilaggio medievale in cui si circola solo a piedi.
SAINT TROPEZ: non l'abbiamo visitata, l'unico consiglio che posso darvi è utilizzate i traghetti per andarci, non in macchina se non volete impazzire nel traffico.
RAMATUELLE: paesino medievale arroccato nell'entroterra di Saint Tropez, vale la pena di fermarsi magari al ritorno dalla spiaggia per un aperitivo o per fare il giro delle mura. Anche qui, al centro del paese, un efficientissimo e cortese Ufficio del Turismo vi darà tutte le info che vorrete, roba che in Italia ce la sognamo (qua da noi gli uffici del turismo sono sempre da andare a scovare col lanternino, quando esistono).
Il litorale della baia di Pampelonne è ampio circa 4 km e mezzo, e si trova al di fuori del centro abitato della cittadina. Per arrivarci è necessario attraversare in auto il centro abitato di Saint Tropez, oppure tagliare nell'entroterra dal paese di Ramatuelle (bella strada panoramica in mezzo ai vigneti, consigliata). Si lascia l'auto poi a ridosso della spiaggia e delle dune, i parcheggi in estate sono a pagamento fino alle 17 circa, poi è possibile entrare gratis (chi arriva a piedi o con altro mezzo può sempre entrare in spiaggia gratuitamente). Si può arrivare da Saint Tropez anche con un servizio di autobus.
Su questo famosissimo litorale negli anni '50 del secolo scorso, grazie alle riprese di un film, è nato il mito di star come Brigitte Bardot, si tratta però di un luogo non esclusivo ma alla portata di tutti; agli stabilimenti balneari famosi come il Tahiti Beach, infatti, si alternano vasti tratti di spiaggia libera, in cui chiunque può arrivare e piantare il proprio ombrellone. Al largo, nella baia, però, non manca mai una sfilza di yacht da far paura! Il tratto di spiaggia in cui ci siamo fermati noi era quello più a sud nella baia, abbastanza tranquillo; la spiaggia è ampia, il mare abbastanza bello ma non tra i più belli visti durante il soggiorno.
la chicca: (che io però non ho visto perchè non sono riuscita ad arrivarci con il mio piedone):
CAP TAILLAT: un piccolo promontorio naturale con una spiaggia al confine tra La Croix-Valmer e Ramatuelle, ci si arriva solo a piedi dalla spiaggia de L'Escalet (fino a qua si riesce ad arrivare in auto, ma non è semplice tra sentieri e stradine), quindi gambe in spalla, in foto mi sembrava un posto meraviglioso!
Andando da Saint Tropez invece in direzione di Cannes:
SAN PEIRE. Piccolo paese conffinante con Les Issambres, con un mercato cittadino, un bel lungomare e soprattutto una bella spiaggia pubblica, consiglio di venire qua in spiaggia piuttosto che rimanere a les Issambres. Da non perdere all'entrata del paese una delle tante pasticcerie che preparano la famosa Tarte Tropezienne, la torta di Saint-Tropez, una vera squisitezza! una grande brioche farcita di crema e panna, noi ci siamo riforniti più di una volta.
SAINT-AYGULF: bella località di vacanza con un vastissimo litorale di spiagge, ben organizzate con i parcheggi, ma comunque sempre molto trafficate turisticamente; la prima è la spiaggia della Gaillarde (a metà strada tra Les Issambres e Saint-Aygulf), il secondo è il litorale della Mouette, alla foce del fiume Argens, all'uscita dal paese.
SAN RAPHAEL: da visitare per il bel centro storico e la promenade, anche qui spiagge libere si alternano agli stabilimenti balneari, attrezzati anche per persone diversamente abili. Addirittura abbiamo visto sulla spiaggia di Beau Rivage un accesso a mare dalla spiaggia grazie ad uno scivolo per carrozzelle.. i francesi sono avanti anni luce!!
FREJUS: (vedi foto) cittadina con un bel centro storico, vestigia di epoca romana da visitare ed un bel porto turistico, anche qui consiglio di fare una passeggiata verso sera magari rientrando dalla spiaggia. Nelle vicinanze della cittadina si può andare in spiaggia nell'area naturale (ma attrezzata) dalla Base Nature Frejus.
CALETTE e CALANCHI tra Sain Pere e Saint-Aygulf: ce ne sono tante, alcune anche abbastanza facili da raggiungere a piedi, in cui si può fare il bagno in un mare trasparente e meraviglioso, i calanchi taluni anche con una piccola spiaggia di sabbia, come la Calanque de Bonne Eau. Sempre difficoltoso il parcheggio, consiglio di arrivare presto la mattina (prima delle 10) in modo da lasciare l'auto a bordo strada e magari riuscire ad occupare anche qualcuna delle belle aree da picnic al fresco sotto agli alberi.
la chicca: nei pressi della Pointe de la Tortourelle, visitate quel che resta dell'antico Vivaio di epoca romana (foro sopra): si tratta dei resti di antiche vasche in cui, sulla costa, gli antichi romani avevano installato allevamenti di pesci, in teoria anche qui potete fare il bagno nell'acqua trasparente. Spettacolare la vista panoramica!
Vedere i campi di lavanda in fiore è sicuramente una delle attrattive principali della Provenza in estate, ma organizzatevi bene. Il periodo della fioritura è giugno-luglio, ad agosto si passa alla raccolta, ma ci sono alcune zone in cui è possibile vederla ancora in fiore anche fino a metà agosto.
Noi eravamo sul filo del rasoio, come periodo, ed infatti siamo riusciti a vederne solo qualche campo ancora non raccolto, peccato; in compenso giravano ovunque camion stracolmi del prezioso raccolto.. profumatissimi!
Nella giornata in cui abbiamo fatto l'escursione, ci siamo mossi in automobile verso Valensole, uno degli altipiani dell'entroterra in cui viene coltivata la lavanda. Si tratta di una zona molto interessante perchè si trova nelle immediate vicinanze del Lac di Saint-Crox e delle Gole del Verdon, in una giornata consiglio di abbinare queste due visite.
Il lago è un bacino artificiale creato dallo sbarramento delle gole del fiume Verdon, in cui si possono fare molti sport nautici compreso esplorare le gole, trekking, andare a vela. Noi ci siamo limitati ad arrivare fin qui per ammirare il panorama (il colore delle acque del lago è azzurrissimo) e fare un tuffo rinfrescante. L'area in cui si trova la spiaggetta (a lato del centro abitato) è attrezzata anche con bar, servizi igienici e parcheggio.
Ebbene sì, tutti vengono da queste parti per fotografarla e anche acquistarla! nei paesini come Valensole troverete un sacco di negozietti con souvenir ed articoli vari, il mio consiglio è quello di acquistare quelli prodotti proprio in loco, come i sacchettini profumati pieni di lavanda, o il miele, noi siamo entrati nel negozio di una signora che li stava lavorando a mano sul momento e li abbiamo acquistati. Altri prodotti magari sono made in china.. una tovaglia con scritto Lavande non è necessariamente prodotta in loco!
Le nostre giornate passavano lente e sonnacchiose, tra una passeggiata verso la spiaggia (riuscivo a camminare al massimo fino al porticciolo distante ben 800 metri, prima di iniziare ad avere male al piede) e qualche escursione nei dintorni, in generale siamo riusciti a fare meno di quello che avrei voluto, ma intanto era già qualcosa essere riusciti ad arrivare fino a lì, visto e considerato com'era messa fino a poche settimane prima.
Nuotare in mare mi ha aiutato considerevolmente a rinforzare il muscolo del polpaccio che, dopo tanta immobilità, si era atrofizzato; nel giro di pochi giorni, con il giusto movimento, ha iniziato subito ad avere un aspetto migliore... come si può modificare in fretta il nostro fisico se adeguatamente stimolato!
Nella seconda settimana di soggiorno, quando io mi sentivo molto più sicura ed in forze, abbiamo quindi fatto i giri - sempre in giornata - più impegnativi, come quello in direzione del Massiccio dell'Esterel.
Questo affascinante paesaggio fatto di colline rosse che si specchiano in un mare dal blu quasi irreale - no photoshop, era proprio così! :-) , situato tra la cittadina di Frejus ed il litorale della città di Cannes, deve il suo colore rossastro ai porfidi ed alle rocce vulcaniche di cui è costituito. Si può percorrere sia al suo interno con vari sentieri in parte in auto ma soprattutto a piedi, in mezzo alla verde e profumata macchia mediterranea, oppure lungo la strada litoranea che porta a Cannes. Nella foto qui sopra, in uno dei suoi punti più panoramici, si può vedere all'orizzonte stagliarsi la città di Cannes.
DOVE FARE IL BAGNO NELL'ESTEREL: Una bella baia in cui fermarsi, e da cui parte anche una strada che dà diretto accesso all'entroterra del massiccio, è quella della cittadina balneare di Agay; qui è possibile fare un bagno rinfrescante nell'acqua trasparente, qualche sport nautico e rilassarsi all'ombra dei grandi pini mediterranei, ma non aspettatevi di farlo in completa solitudine, eh, c'è sempre un sacco di gente.
Le nostre esplorazioni della regione del Var proseguono anche in direzione ovest, cioè verso Tolone. Qui si trovano alcune belle cittadine e spiagge da esplorare: Cavalaire sur Mer, Le Lavandou, e La Croix Valmer, nella cui area vale la pena di menzionare due spiagge che ci sono piaciute molto:
Le Gigaro, bel litorale selvaggio contornato da macchia mediterranea, spiaggia libera e ventosa, a ridosso della spiaggia nel bosco ci sono alcuni hotel/ristoranti belli e molto tipici, abbiamo mangiato molto bene al Refuge.
Plage de Sylvabelle (foto sotto) una bella baia in cui nuotare in un mare limpido, ed il cui accesso è reso meno facile per via della scalinata, per cui risulta essere forse un po' meno affollata, ma dipende dagli orari. Si parcheggia ad ore nella piccola area antistante la scalinata.
Proseguendo in direzione di Tolone, si arriva quindi alla penisola di Hyeres, la quale, se vogliamo dirla tutta, avrebbe dovuto essere in realtà la meta principale della vacanza, poi scartata perchè non si riusciva a trovare l'alloggio giusto, ma con il senno di poi mi sento di dire che non avremmo per niente sbagliato. Magari la prossima vacanza balneare in Costa Azzurra potrei volerla fare proprio qui.
La penisola si trova proprio di fronte all'arcipelago delle isole Porquerolles, ed offre vasti arenili in cui andare in spiaggia e fare sport acquatici, su entrambi i lati della penisola. Noi ci siamo fermati in prossimità della Plage de La Capte, abbiamo passeggiato un po' curiosando nel mercatino locale, in cui abbiamo acquistato un paio di panini e bibite fresche, e poi siamo andati in spiaggia a farci il bagno e consumare il nostro picnic.
Ci è piaciuta molto l'atmosfera del luogo, molto informale e semplice. Per andare in spiaggia si passa attraverso le abitazioni tra sentieri di terra battuta e sabbia, e nell'entroterra la vista spazia sulle saline.
Dal porto turistico della cittadina di Giens, poi, in appena 10 minuti di traghetto si raggiungono le Porquerolles, in alta stagione le corse sono molto frequenti. Antistanti al porto ci sono ampi parcheggi, ovviamente a pagamento, però almeno sono organizzati bene.
Se intendete venire direttamente fino a qui dalla zona di Saint Tropez, senza attraversare i paesini sulla costa, vi consiglio di prendere un tratto di autostrada nell'entroterra, arriverete a Hyeres molto più velocemente.
Spiaggia della Capte con sull'orizzonte le isole Porquerolles.
Da questa vacanza io non mi aspettavo nulla, se non di riprendermi fisicamente, quindi tutto è stato un di più. L'unico cruccio "di una certa dimensione" è stato quello di non essere potuta andare alle Porquerolles, ma dopotutto avevo messo in conto anche questo. Su queste isole infatti si può circolare solo a piedi o in bicicletta ed io non ero ancora in grado di farlo. Quello che più è contato è stato l'essere tornata a casa sentendomi finalmente di nuovo bene. Come dire:
un viaggio mi aveva fatto perdere la salute, con quello seguente l'ho riacquistata e mi sono rimessa in pace col mondo, è andata un po' così.
La Costa Azzurra è una regione che offre tantissime possibilità, sia per soggiornare che per compiere interessanti visite culturali e percorsi enogastronomici. Nel sud, poi, in generale i visitatori sono sempre accolti in maniera calorosa, molto più che in altre regioni della Francia; vi sentirete sempre i benvenuti.
Nonostante non si possa definire una zona turistica a basso costo, in Costa Azzurra per soggiornare non ci sono solo gli hotel o le ville di lusso, ma anche molte possibilità di scelta tra appartamenti e residence, come per esempio quelli della catena Pierre & Vacances, ed anche per campeggiare, soprattutto nella penisola di Hyeres, che vanta una natura veramente bella ed incontaminata.
Le spiagge sono solitamente ben attrezzate, libere e con servizi ben tenuti ed accessibili a tutti, non di rado anche ai diversamente abili. Parcheggiare non è facile in periodo di alta stagione, perciò armatevi di pazienza se decidete di girare in macchina; i parcheggi sono ampi e ben organizzati, a pagamento ma senza avere prezzi esorbitanti. Se deciderete di noleggiare una bicicletta potrete usufruire delle belle piste ciclabili. Gli Uffici del Turismo sono presenti ovunque, il personale è molto gentile e pronto ad aiutare. Anche i siti web ufficiali del Turismo che potete trovare online sono tra i più completi e meglio realizzati che ci si possa aspettare, e questo secondo me per la Francia in generale.
Inoltre, cosa non da ultima, il clima è eccezionale in qualsiasi periodo dell'anno; nel 2014, mentre in tutta Italia abbiamo avuto una stagione estiva talmente fredda da sentir coniare definizioni quali "lugliembre", come nuovo nome per il settimo mese dell'anno, in Costa Azzurra durante i 15 giorni della nostra vacanza il tempo è stato sempre bello e soleggiato.
Per me la Francia è il numero 1 nel turismo nel mondo, sia per le sue bellezze ed il suo patrimonio culturale, sia per come è in grado di prendersene cura e valorizzarle al massimo per offrirle ai visitatori, abbiamo tanto da imparare da loro!
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